I governi italiani hanno una capacità straordinaria, che è quella che più mi fa arrabbiare.
Più della stupidità.
Più della cattiveria.
Più dell'ignoranza.
Più dell'avidità.
Più della misera pochezza che li pervade.
Queste sono infatti caratteristiche personali.
Sono nati così, lo sono diventati, o sono stati selezionati proprio per queste qualità.
C'è una cosa che però non si può improvvisare, non può accadere per caso.
La cosa che più odio è la loro capacità di sacrificare i più virtuosi.
Lì dove c'è chi paga le tasse e chi no loro riescono ad ammazzare chi fa di tutto per pagare le tasse.
Lì dove qualcuno vuol fare davvero qualcosa per aiutare il prossimo loro mettono davanti i truffatori che lucrano sulle disgrazie altrui.
Lì dove la gente vuole lavorare onestamente piazzano precari schiavi disposti a tutto, anche a discapito della loro salute.
Dove ci sono medici bravi mettono dirigenti incompetenti.
Lì dove ci sono eccellenze scolastiche sfasciano tutto con riforme demenziali.
Lì dove si vuol fare solo una famiglia per vivere un po' serenamente la propria vita si stravolge tutto pubblicizzando forme di coesistenza che difficilmente stanno in piedi.
Dove c'è cultura millenaria e gusto per il bello piazzano esempi osceni in nome di una modernità che insegue solo il brutto.
Eppure il loro lavoro dovrebbe consistere sono in quello: mettere poche semplici regole per proteggere i virtuosi, in modo che tutti siano spinti a seguire il loro esempio.
Già di base chi fa bene dovrebbe essere avvantaggiato, basta un minimo di protezione dal mercato degli speculatori e degli sfruttatori.
Certo, chi fa male avrà problemi e per questo se possibile andrà aiutato... ma qui siamo all'assurdo di premiare chi fa male ammazzando chi fa bene.
E io proprio non lo sopporto.