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Discussioni generali / CERCASI webmaster per creazione di pagina web
« Ultimo post da Orazio di Bella il Luglio 30, 2023, 06:45:35 pm »
Ciao a tutti!
Siccome è un progetto molto diverso da questo (senza l'obbiettivo di fondare un partito), spero che mi possiate indicare chi sa gestire una presenza su internet, con foro di discussione.
Potrebbe anche essere fatto in modo simile a questo sito, ma si comincerebbe scegliendo prima la lingua, perché il foro di discussione si gestirebbe in tutte le lingue che interessano a partecipanti da ogni parte del mondo.
L'iscrizione si fa fornendo documento di identificazione (ovviamente).

Lo scopo della pagina è di agire come assemblea costituente, scrivendo una Costituzione, ripensando le istituzioni, le dinamiche, etc. Lo scopo è quello di "disegnare" tecnicamente la democrazia rappresentativa, giustificando e spiegando, perché è diversa da quello che ci hanno imposto come tale.
E ... il fine è quello del cambio di sistema, alla democrazia rappresentativa vera. Cosa valida per tutti i popoli ai quali viene detto di essere democrazie rappresentative.

In teoria tutti gli Italiani possono partecipare alla redazione della propria Costituzione, ma basterebbero già un centinaio di partecipanti, per mettere su un abbozzo che renderebbe chiarissimo alla gran maggioranza che dorme ipnotizzata dalla propaganda, che il sistema di governo che ci viene imposto con la democrazia non ha niente a che vedere.

Il progetto verrà pubblicizzato sulle reti sociali, e si gestirà una voce su wikipedia, parlando del progetto, delle motivazioni, e del suo sviluppo.

Quando avrà sufficiente "sostanza" (cioè quando avrà acquisito corpo), si cercheranno VIP compatibili, per farlo conoscere a un pubblico maggiore. (Siccome anche i VIP sono sotto lavaggio del cervello come ognuno di noi, l'approccio è più facile, se è abbastanza visibile, che i modelli di democrazia rappresentativa attuale, e quello che costruiamo, sono molto diversi nella dinamica, e una è democratica, mentre l'altro è fatto per impedire la democrazia.

Per la raccolta di fondi si potrebbe gestire una iniziativa gofundme.

Se qualcuno sa consigliarmi, chi sa fare il lavoro tecnico per realizzare il progetto, gliene sarei molto grato!

Il dominio www.demos2kratia.org è già riservato.
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Discussioni generali / Re:Salute
« Ultimo post da Antonietta Basile il Maggio 04, 2023, 08:35:47 pm »
Ormai è letteralmente parte di noi.

https://www.youtube.com/watch?v=Bvv932IdVio
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Mia madre mi chiede spesso che senso abbia l'aumento dei prezzi se aumentano per tutti quanti.
In effetti se l'aumento dei prezzi è generalizzato e omogeneo ci specula giusto chi aumenta per primo, ma poi a sua volta dovrà pagare di più tutti i beni, i servizi, le tasse e le imposte.
Apparentemente alla fine di un breve ciclo di aumenti tutto resta relativamente invariato.
Purtroppo non è così.
Il fisco è studiato in modo truffaldino e permette allo Stato enormi margini di guadagno se chi governa le finanze decide di provocare un aumento dei prezzi.
Per spiegarlo chiaramente sono necessari tre passaggi.
Passaggio N°1: aumento dei prezzi senza aumento delle imposte.
Se una mela che costava 1€ + IVA passa al costo di 2€ + IVA (in un aumento generalizzato di tutti i prezzi) cosa accade lasciando la tassazione invariata?
Poniamo una tassazione del 50% (aliquota imposta sul guadagno) + iva 20%.
Si partiva da 50 centesimi che restano al contadino + 50 centesimi che pagherà di tasse allo Stato sul profitto + 20 centesimi di IVA.
Il contadino guadagna 50 centesimi.
Lo Stato guadagna 70 centesimi.
Se portiamo la mela a costare 2€ le cose cambiano nel seguente modo:
Il contadino guadagna 1€, lo Stato guadagna 1,40€ tra imposte e IVA.
Questo caso rende evidente che senza aumentare tasse e imposte lo Stato al raddoppiare dei costi incassa già il doppio.
Passaggio N°2: aumento delle imposte e delle tasse percentuali.
In modo del tutto disonesto e truffaldino l'amministrazione pubblica adegua le imposte e le tasse all'inflazione.
Quando addirittura l'inflazione non è causata da un aumento di queste ultime.
Se lo Stato aumenta l'imposizione fiscale del 50% sembrerebbe "normale" che per stare dietro a questo aumento tutti debbano alzare i prezzi del 50%.
L'inganno è proprio quello di far passare l'aumento dell'imposizione fiscale come una necessità legata all'inflazione.
Niente di più sbagliato, come abbiamo visto nel primo caso lo stato raddoppia i suoi introiti senza bisogno di aumentare imposte e tasse percentuali.
Ovviamente questo trucco funziona per portare la tassazione da livelli accettabili (20/30%) a limiti invalicabili (60/70%). Andare oltre renderebbe evidente a tutti l'inganno.
L'aumento delle tasse e delle imposte non può più essere fatto in Italia giustificandosi con l'inflazione ma in passato è stato fatto eccome!
Passaggio 3: conservazione delle aliquote precedenti.
Lo Stato ha però un'altra fonte di guadagno occulto legato all'aumento dei prezzi.
Le aliquote sono soglie di guadagno oltre al quale si pagano più imposte.
Poniamo che fino a 15.000€ si paghi il 20% e oltre quella soglia scatti una aliquota del 30%.
Con il raddoppio dei prezzi, il contadino che guadagnava 12.000€ all'anno ne guadagnerà 24.000, ma ciò non vuol dire che è più ricco, perché tutti i prezzi sono raddoppiati.
Lo Stato però incasserà più imposte, perché se prima chiedeva il 20% ovvero 2400€ ora non chiederà 4800€ (ovvero un semplice raddoppio delle imposte).
Dei 24.000€ dichiarati dal contadino 9.000 superano la soglia della prima aliquota e quindi saranno tassati al 30% ovvero 900€ più del dovuto.
Lo Stato incamera 5.700€ e questo rende il contadino più povero oppure lo costringe ad alzare ulteriormente i prezzi in un meccanismo perverso che crea ancora maggiore inflazione.
Tutti i maggiori guadagni del contadino ricadranno però nell'aliquota di maggior tassazione, impoverendolo ulteriormente.
La scala mobile che legava l'inflazione ai salari, andrebbe quindi applicata anche alle aliquote fiscali.
Questo è solo un ulteriore modo di impoverire il popolo utilizzando in modo improprio gli strumenti fiscali che uno Stato ha a disposizione.
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Discussioni generali / Re:Conosci il tuo nemico? Conosci te stesso?
« Ultimo post da BrunoAlessandroBertini il Marzo 19, 2023, 03:54:40 pm »
Sicuramente le soluzioni sono più di due, ma nell'immediato della mia analisi credo che le strade siano due.
Dopo il verificarsi di nuovi eventi, dopo aver scelto una delle due strade, sicuramente si apriranno altre possibilità.
Oggi l'UE effettivamente può essere smontata dalle elite anche con la forza, forzandone gli stati membri a diventare colonie.
Però c'è voluta una assurda pandemia e una guerra altrettanto strampalata con le sue sanzioni e il contorno di un tracollo finanziario.
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Discussioni generali / Re:Conosci il tuo nemico? Conosci te stesso?
« Ultimo post da Orazio di Bella il Marzo 09, 2023, 04:51:15 am »
Le soluzioni non sono due, ma almeno tre, se fate un'analisi può profonda.
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CHI SIAMO
/ Re:La sovranità popolare è una truffa?
« Ultimo post da Orazio di Bella il Marzo 09, 2023, 04:46:56 am »
Il popolo non può spazzare via niente, perché non è previsto che lo faccia.
È previsto solo che voti qualcuno. E basta.

Quando il popolo sente che ... non hai altra scelta che votare quelli giusti ...
a quanto si vede, un 30-40% vi manda a fare in culo e non vi vota. Cominciando dai partitini antisistema.

Quindi l'approccio è fallimentare.

Ma ovviamente, insisteteci, e nella prossima vita ci riuscirete!
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CHI SIAMO
/ Manifesto azione politica del partito
« Ultimo post da BrunoAlessandroBertini il Gennaio 24, 2023, 01:48:11 pm »
Un primo essenziale riferimento all'orientamento politico del Partito Sovranità popolare.
Tre punti su cui concentriamo e concentreremo la nostra azione politica.
Qualunque altro partito o associazione che ha a cuore almeno uno di questi punti potrà essere nostro alleato nella lotta.
Chi agisce in senso opposto ad essi sarà invece considerato un ostacolo all'azione che il partito vuole promuovere.

Manifesto d’azione del partito Sovranità Popolare:

A) DIFESA DELLA REPUBBLICA ITALIANA
B) AGIRE PER IL BENE COMUNE
C) VALORIZZARE LE COMUNITA’ LOCALI

A) La difesa della Repubblica Italiana si realizza attraverso la difesa della Costituzione che regola il rapporto tra cittadini e istituzioni.
Abbiamo già una buona Costituzione, purtroppo mai applicata, che oggi appare indifendibile dagli attacchi degli interessi internazionali.
Purtroppo questi poteri ostili al popolo e alla nazione italiana hanno trovato il modo di disattivare l’impianto di tutele della Costituzione e il suo equilibrio sfruttando l’evoluzione dei media e della tecnologia che hanno cambiato il mondo e la politica in un modo inimmaginabile al momento della stesura della Costituzione Originale.
Compito del partito è quindi ripristinare i valori della Costituzione originale, eliminando ad esempio gli elementi di sudditanza a soggetti esteri o sovranazionali, apportare quelle correzioni necessarie ad arginare e sottomettere al popolo il potere dei media e della tecnologia e infine applicarla nei suoi intenti che ponevano il lavoro e la sovranità del popolo come cardini essenziali per una vita degna e il bene comune.

B) In questo momento storico è impossibile operare per il bene comune e difendere i valori della Costituzione se non si disinnescano le tre principali truffe con cui il popolo è ingannato e costretto a obbedire a poteri più o meno occulti che non agiscono per il bene comune ma per interessi personali.
Queste truffe interessano le identità dei partiti politici e il loro operare, il debito pubblico e l’utilizzo delle risorse dello Stato, il sistema fiscale e un sistema legislativo ormai vessatorio per i cittadini resi sudditi dello Stato.
Per opporsi a tutto questo è necessario candidare e portare all’interno delle istituzioni il maggior numero possibile di persone degne, capaci e consapevoli della situazione in cui ci troviamo.
Contemporaneamente a questa azione il partito Sovranità Popolare deve informare la popolazione sull’inganno alla base di queste truffe e su come sia facile disinnescarle semplicemente rifiutandosi di accettarle diventando complici di un sistema che ha il solo scopo di danneggiarci a favore di pochi corrotti.

C) La situazione oggi è grave e per affrontarla è necessario valorizzare le comunità locali, sul territorio, partendo dall’istituto della famiglia inteso come quel nucleo di persone legate da interessi e legami affettivi capaci di spingerle ad agire assieme in difesa dei propri interessi e della società in cui vivono; chiedendo alle istituzioni quell’attenzione che oggi è rivolta ad altre situazioni che, purtroppo, danneggiano il tessuto sociale del nostro paese.
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CHI SIAMO
/ La sovranità popolare è una truffa?
« Ultimo post da BrunoAlessandroBertini il Gennaio 16, 2023, 11:16:39 am »
Non sono impazzito, anche se ho contribuito a fondare un partito che si chiama “Sovranità popolare” e ora scrivo che questa sovranità del popolo potrebbe essere utilizzata come truffa.
Se lo faccio è per far capire una truffa ben più grande: la truffa di identità falsa dei partiti.

Un bravo truffatore può usare qualsiasi argomento per ingannarvi e truffarvi.
Sembra un paradosso, ma più l’idea è buona e più facile diventa per il truffatore ottenere la fiducia e il consenso della gente.
Quindi io potrei fondare un partito politico con lo scopo di truffare le persone e avvantaggiarmi, e per farlo potrei sfruttare la nobile e giusta causa di difendere la sovranità del popolo.
Il partito diventerebbe un paravento, uno specchietto per le allodole, un contenitore di buoni propositi… ma poi nella sostanza, una volta ottenuto il consenso e la fiducia, le userei per un mio tornaconto personale.
Chi mi ferma?
Il voto lo avete dato al partito e posso far finta di cambiare i dirigenti, dare la colpa all’opposizione all’Europa o a una situazione economica sfavorevole.
Male che vada posso cambiare il nome al partito o la sua linea politica.
Questa ipotesi che vi ho illustrato è vera, e non perché l’ho fatto io ma perché sono almeno 30 anni che lo fanno regolarmente altri pericolosi truffatori nel panorama politico italiano restando del tutto impuniti.

Come ci si può difendere da tutto questo?
Ragionando con la propria intelligenza e agendo su due fattori: la causa e l’effetto.
La causa in questo caso è il truffatore, ovvero una o più persone che vi ingannano per ottenere un tornaconto personale o per danneggiarvi.
L’effetto è la truffa stessa, con le sue conseguenze che va conosciuta e neutralizzata.

Tra le due l’azione più semplice e immediata è neutralizzare l’effetto della truffa rifiutandoci di eseguire le azioni dannose che ci vengono proposte e agendo invece in modo corretto (se e quando sappiamo cosa fare).

Il truffatore cercherà al 90% di farci fare qualcosa di dannoso per noi stessi o per gli altri che però avvantaggia lui.
Non facciamolo.

Più raramente potrebbe chiedervi di non fare qualcosa che può mettere a rischio la sua truffa, i suoi guadagni e se stesso, ma di solito è l’ultimo tentativo di difesa prima della fuga, perché quando la truffa è scoperta il truffatore fugge sempre.

Bloccare e punire il truffatore, la causa di tutto, potrebbe invece essere molto difficile per una singola persona.
Dovrebbero occuparsene le autorità (quando non sono corrotte).
Preferibilmente andrebbero colpite le sue entrate economiche derivanti dalla truffa e resi noti i suoi intenti criminali.
Ma un truffatore capace sa nascondersi bene e contrattaccare.
Il rischio è quello di essere pubblicamente screditati o finire per attaccare la persona sbagliata, magari facendoci manipolare nuovamente a vantaggio di qualche losco secondo fine.

Per questo motivo la prima cosa da fare resta il “non fare” quel che ci viene chiesto.

Chiarite queste cose possiamo ora tornare nello specifico alla "truffa della sovranità popolare" che c’è esiste realmente ed è molto utilizzata da tanti partiti e personaggi politici.

Il suo obiettivo è disperdere le energie dei cittadini e del popolo in azioni inutili, fiaccare il loro spirito e portarli a fare azioni contro se stessi e ovviamente a favore di pochi eletti.

Questa truffa ha due pilastri ideologici:
1) Il Popolo è sovrano e può fare tutto, anche autogovernarsi.
2) Il cittadino, col suo comportamento, è responsabile della creazione o della soluzione di importantissimi problemi globali.

Queste idee sono attivate ad arte attraverso i medi ogni qualvolta diventa evidente l’incapacità o il comportamento criminale dei partiti politici e/o delle istituzioni che hanno l’obbligo di governare e risolvere i problemi politici nel rispetto del bene comune per conto del popolo.

Prendiamo ad esempio la gestione del territorio e dell’inquinamento.
Quando diventa evidente che la situazione è fuori controllo, che le istituzioni non hanno vigilato e governato bene, con leggi pessime, senza condanne adeguate e con una corruzione dilagante che ha prodotto disastri ecco che scatta la truffa.
- Il responsabile è il singolo cittadino che si comporta male.
- Se si comportasse bene il problema si risolverebbe da solo,
- Il popolo ha lasciato che la corruzione dilagasse, ma è sovrano e quindi può cambiare le cose rinnovando il parlamento, i partiti, il modo di fare politica, entrando nelle istituzioni ed autogovernandosi con la democrazia diretta e i referendum.

Ecco che la responsabilità passa a noi.
Siamo noi che dobbiamo fare ed impegnarci di più.

Quello che dobbiamo fare ce lo dice qualche personaggio mediatico, nuovi movimenti o addirittura gli stessi partiti politici corrotti al governo.

Quasi sempre si tratta di sacrifici in nome della democrazia, del rinnovamento, della salute e della ricchezza (degli altri ovviamente).

Si meriterebbero solo una pernacchia e un calcio nel sedere, passando poi per le prigioni di Stato.

Se io credessi davvero che il popolo può autogovernarsi con la democrazia diretta o che bastasse la volontà dei singoli cittadini a difendersi dagli interessi delle multinazionali non avrei perso tempo a fondare un partito politico e credo che neanche si sarebbero scomodati a scriverlo nella Costituzione che i cittadini devono associarsi in partiti per fare politica.

La politica devono farla i partiti e le istituzioni da essi formati secondo il volere del popolo.

LA SOVRANITA’ E’ DEL POPOLO ma la può esercitare attraverso la Costituzione (quando gli è permesso) o con una sommossa di liberazione che deve portare a ripristinare uno Stato di diritto dove la Costituzione che riconosce la sovranità al Popolo sia correttamente applicata.

Non credo all’auto-governo del popolo, non nelle attuali condizioni.

Si possono ampliare gli strumenti di controllo e partecipazione del cittadino di pari passo con la sua istruzione ma la responsabilità di governare l’Italia deve essere in mano a istituzioni che il popolo deve poter spazzare via se corrotte e irrispettose della costituzione.
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CHI SIAMO
/ Partito politico: istruzioni per l'uso
« Ultimo post da BrunoAlessandroBertini il Gennaio 10, 2023, 02:00:28 pm »
L'art. 49 della Costituzione Italiana dice che:
"tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale".
Una indicazione valida ma anche generica, e come sempre hanno trovato il modo per distorcere il significato di questa semplice verità.
Il “cittadino” all’interno del partito è diventato l’accessorio, non il soggetto che determina la politica ma il soldato (pagato) per portare avanti gli interessi di questi soggetti astratti dietro cui si nasconde la peggior feccia di criminali.

L’errore è stato, come sempre, ignorare la Costituzione, che magari dice poche cose ma quel che dice è importantissimo.

I partiti politici hanno cominciato fin da subito a sfruttare altri mezzi per fare politica in modo più incisivo.
Considerando “azione politica” l’obiettivo di attaccare i partiti avversari e le loro idee, dividendo la popolazione in fazioni litigiose tra loro i partiti hanno cominciato a sfruttare:

I sindacati dei lavoratori e le corporazioni.
E’ cominciata una grande campagna acquisti in cui ogni sindacato doveva schierarsi politicamente e diventare una sorta di appendice del partito.
Inizialmente questo si contrapponeva alla politicizzazione degli ordini o delle corporazioni come confindustria cominciando da subito un duro scontro tra il mondo imprenditoriale e quello operaio.
Come in tutte le azioni truffaldine un fondo di utilità c’era e alcuni buoni risultati si sono anche concretizzati.
Ma il frutto di uno scontro politico non può reggere nel tempo come se fosse un accordo ponderato tra forze politiche intenzionate a fare il bene del popolo.
I sindacati hanno continuato a martellare sui diritti dei lavoratori portando squilibri e provocando reazioni esagerate da un mondo dell’impresa (media e piccola) a rischio di estinzione.
Alla fine hanno prevalso i grandi gruppi internazionali.
Come dice il detto, tra i due litiganti il terzo gode, e sia l’economia italiana che i sindacati sono usciti martoriati da questo scontro politico che ha impedito di fatto che svolgessero la loro funzione di controllo.
Su queste macerie è calata la finanza internazionale che si è comprata tutto, le aziende e i diritti dei lavoratori.
I partiti politici si sono mestamente ritirati e ora giocano con le parole senza avere più alcun controllo reale.

I media:
Secondo strumento, a livello temporale, ad essere politicizzato sono stati i media di massa, dai giornali alla TV ed oggi i maggiori social network.
Anche in questo caso usati per attaccare l’avversario e dividere la popolazione.
Anche in questo caso sfuggiti di mano ai partiti e atterrati dritti dritti nelle mani di una elite a cui non interessa lo scontro politico ma l’imposizione di politiche attraverso mezzi impropri.
Attaccarsi a vicenda, questo è quanto riescono a fare oggi i vari partiti corrotti, ma tutte le politiche sociali passano attraverso mezzi estranei al processo democratico, decise da soggetti che non ne avrebbero titolo ma nei fatti comandano pure il parlamento.

La magistratura, il parlamento, il Presidente della repubblica e quello del consiglio dei ministri:
I partiti hanno avuto la pessima idea di politicizzare tutti i poteri dello Stato.
Il parlamento era e dovrebbe tutt’ora essere la sede della democrazia, il luogo dove vengono prese le decisioni politiche.
A seguito della sfrenata lottizzazione delle istituzioni, quando i media e i sindacati sono sfuggiti di mano ai partiti, anche queste istituzioni e il parlamento stesso sono diventati strumenti per fare politica saldamente nelle mani di poteri estranei e fuori controllo.

I ricatti finanziari, sanitari o della sicurezza pubblica.
I partiti nella loro storia hanno saputo rendere un problema politico anche i disastri naturali, l’immigrazione, il debito pubblico, l’evasione fiscale, le pandemie… cose tecniche che nulla avrebbero a che fare con la politica.
Semmai la politica avrebbe dovuto dettare le linee guida in tutela del cittadino, imporre i limiti e occuparsi dei controlli.
Invece questi temi che dovevano essere saggiamente governati hanno finito per governare la politica stessa del paese, sovvertendo ogni logica e finendo anch’essi come strumenti nelle mani di poteri più o meno occulti ed ostili all’Italia.
Oggi qualsiasi problema non genera più una responsabilità politica: non è la politica che deve risolvere il problema ma questo ricade direttamente sul cittadino.
In questa logica distorta la politica aspetterà che la scienza o una istituzione "superiore" stabiliscano quale comportamento imporre al popolo per risolvere (forse) il problema.

La conclusione è che i partiti politici, invece di occuparsi di politica vera in difesa del cittadino, si sono impegnati solo ad attaccarsi tra di loro, a dividere il popolo in fazioni, e lo hanno fatto usando strumenti impropri che avevano altri scopi e, seppur sotto il controllo dello Stato (e quindi del parlamento), non dovevano essere usati per fare politica e tanto meno quella becera fatta di continue accuse incrociate.
Invece di vigilare perché questi mezzi non fossero mai utilizzati per interferire nelle decisioni politiche, i partiti hanno consolidato nel tempo il loro uso e che oggi sono finiti in mano a veri delinquenti criminali ci ritroviamo indifesi.
Paradossalmente il risultato è stato che oggi i partiti e il parlamento non decidono più nulla.
L’unica linea politica certa è attaccare gli avversari, promettere cose impossibili, eseguire gli ordini dettati da chi comanda veramente.

Un vero partito, fatto di cittadini per il popolo, ha quindi il dovere di interrompere l’uso politico di questi mezzi impropri, riportare la democrazia nella sua sede naturale (il parlamento) e da lì cominciare a ricostruire la Repubblica italiana.

Nell’immediato questo si traduce nella presentazione di candidati validi e preparati ma non solo.
E’ necessario anche agire in contrasto alle azioni politiche illegittime imposte attraverso i Media, i ricatti fiscali, sanitari e di sicurezza, i sindacati, la magistratura e ogni istituzione che risultasse corrotta, utilizzando la Costituzione Italiana originale come metro di giudizio.
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LA TRUFFA DELLA FALSA IDENTITA' POLITICA
/ INGANNO del populismo
« Ultimo post da BrunoAlessandroBertini il Novembre 24, 2022, 02:23:39 pm »
Il populismo non esiste.
E’ una costruzione del tutto artificiale creata allo scopo di ingannare gli elettori e confondere chi si interessa di politica senza essere un professionista esperto.

Se esiste un problema reale che affligge il popolo è del tutto naturale che il popolo ne parli e chieda soluzioni a chi è incaricato di trovarle.

Non tutti hanno le capacità e le possibilità di trovare e mettere in atto soluzioni ai problemi più popolari: ci sarà una persona su un milione che ha le capacità reali di farlo, ed è per questo motivo che esistono gli eletti che ci rappresentano in parlamento.

Il politico con la P maiuscola è quel parlamentare o quel ministro che grazie ai suoi poteri di rappresentanza e alle proprie capacità prende un problema di cui tutti parlano, trova la soluzione e la attua.

Questo è forse il populismo?
Fare bene il proprio compito di rappresentante del popolo?

No, nella fantasiosa ed ingannevole narrazione mediatica il populista è colui che parla di risolvere i problemi del popolo ma poi non lo fa.

A casa mia questo si chiamerebbe falso e traditore, un bugiardo che sfrutta i bisogni della gente per carpire il loro voto.
E allora perché inventarsi il termine populista?

Tutto sta nella furbizia di questi politici bugiardi, che da troppo tempo promettono e poi nulla fanno e quindi hanno visto bene di ribaltare la frittata.

Nel popolo è diffusa la percezione che moltissimi parlano dei problemi che tutti conoscono ma nessuno o pochissimi sono in grado di trovare la soluzione.

Per chi non vuole che una soluzione sia davvero trovata e messa in opera il problema sono quei pochissimi che avrebbero la capacità di farlo per davvero.

E’ quindi l’inganno perfetto si concretizza nel far passare come “bugiardi” tutti quelli che parlano di problemi popolari che secondo questa interpretazione nessuno può risolvere.

Essere un “populista” significa quindi parlare ed occuparsi dei problemi più popolari indipendentemente dalla capacità o volontà reale di risolverli.
Il solo parlarne ti rende un “populista”, quindi bugiardo e approfittatore.

Chiunque si affacci sulla scena politica promettendo la soluzione di un problema popolare è etichettato dai politicanti corrotti e criminali come un “populista”.

Questo produce due effetti a loro molto utili:
- Il primo è eliminare chiunque abbia davvero le capacità di proporre ed attuare una soluzione valida.
Questo sarà comunque e sempre tacciato di essere populista e quindi non meritevole di alcuna fiducia.
A questo servono i mille personaggetti che promettono mari e monti, interpretando il ruolo di incantatore, per evitare che possano emergere le vere eccellenze in ambito politico.
Se qualcuno riuscisse per davvero a risolvere un problema sentito dal popolo sarebbe la fine per questo sistema corrotto.
- Il secondo grande vantaggio per i politici corrotti è la deduzione errata che, se occuparsi di problemi popolari è una cosa negativa, non occuparsi di problemi popolari è da statista illuminato.
Il politico che si occupa di temi incomprensibili o falsi problemi è visto come qualcuno che non sta cercando consensi ma fa bene il proprio ruolo.
Lottare per qualche minoranza, ad esempio, è motivo di prestigio, poiché dimostra che ci si sta impegnando anche per chi conta poco a livello elettorale e spesso si riesce anche a risolvere (falsi) problemi che si dice affliggano specifiche categorie.
In pratica se non ti occupi dei maggiori e più comuni problemi del paese ci fai anche bella figura.

Per questo motivo andrebbe rifiutato il concetto di populismo.
Ci sono politici che si occupano dei problemi del popolo e li risolvono (pochissimi)
Ci sono politici bugiardi che parlano dei problemi ma poi non fanno nulla (molti)
Ci sono infine politici che si fanno vanto di ignorare i problemi del popolo (i peggiori)
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