Esiste, per il trasposto privato, questa "opportunità " che però a mio avviso è l'anticamera di quello che, con l'avvento del 5G, sarà un ulteriore tassello del progetto di controllo totale del cittadino.
La scusa è quella dell'inquinamento, ma invece di vietare l'utilizzo dei veicoli inquinanti come fino a poco tempo fa... si incentiva l'utilizzo di una scatola nera all'interno del veicolo.
E' uno scambio di favori quasi mafioso: io ti faccio inquinare un po' di più sulla pelle degli altri e tu accetti di essere controllato nei tuoi spostamenti.
Poco importa che oggi siano solo i chilometri percorsi e pochi altri dati.
Col 5G tra non molto avremo una infrastruttura capace di seguirci ovunque e comunicare in tempo reale un'infinità di dati a chi ci controllerà .
Certo serve l'autorizzazione per la privacy... ma se lo fai passare come un servizio utile ed indispensabile la gente si abitua e il gioco è fatto.
Il bello è che se passa come un servizio pubblico lo fanno con i soldi nostri e ci fregano due volte.
A Milano ad esempio, dopo che sono stati installati i varchi di Area B per limitare il traffico avremo delle deroghe ad inquinare, ma solo per chi monta questa scatola nera.
I dati però ci scommetto che saranno gestiti da un'azienda esterna in appalto, e tutte queste apparecchiature non le costruisce certo un'azienda pubblica.
Sarebbe bello andare a vedere chi ci guadagna davvero, ma forse dovremmo prima farci rilasciare da lui l'autorizzazione a gestire i suoi dati personali per indagare.
Questo post nasce da una discussione su partecipami.it in cui se siete di milano potete intervenire partecipando anche a una petizione online.
https://www.partecipami.it/infodiscs/view/34534#body_36574