Sovranisti o Sovrani? Sovrani, senza ombra di dubbio!

di Angelo Zammuto

Il 19 agosto scorso, il sito de “il fatto quotidiano” ha pubblicato un articolo molto interessante che mette in evidenza il pensiero del Papa e la posizione dei cattolici riguardo questa nuova moda che si chiama sovranismo.

Nella prima parte dell’articolo l’autore scrive (https://www.ilfattoquotidiano.it/):

< Il sovranismo “è un’esagerazione che finisce male sempre: porta alle guerre“. Pericolosi anche i populismi: “Una cosa è che il popolo si esprima, un’altra è imporre al popolo l’atteggiamento populista. Il popolo è sovrano (ha un modo di pensare, di esprimersi e di sentire, di valutare), invece i populismi ci portano a sovranismi: quel suffisso, ‘ismi‘, non fa mai bene”. A dirlo è Papa Francesco in una lunga intervista a La Stampa in cui parla delle sfide per l’Europa, dell’accoglienza dei migranti, dell’emergenza ambientale e dei pericoli legati al sovranismo: “È un atteggiamento di isolamento. Sono preoccupato perché si sentono discorsi che assomigliano a quelli di Hitler nel 1934″, dice.>.

Facci capire, direte voi: “un soggetto politico che si chiama Partito di Sovranità Popolare pubblica una parte di un articolo che parla male della Sovranità? Ci sta qualche cosa che non va…”

Ed è qui il punto, l’articolo, o meglio le parole del Papa, dicono male del sovranismo, non della sovranità, e noi, siamo perfettamente allineati a quanto dice il Santo Padre. Vedete, uno dei punti fondamentali appare nelle prime pubblicazioni che presentano il partito e che hanno convinto molti ad aderire, il punto è questo:

” Il partito è laico e post ideologico assoluto. Esclude per statuto ogni ‘ISMO e ISMI” qualunque essi siano e applica alla lettera la costituzione del 1948, che è la sua attuazione in ogni singolo articolo del programma politico di base. “

Questa frase da noi scritta in tempi non sospetti è antecedente, e di molto, a quella del Papa qui riportata <… quel suffisso, ‘ismi‘, non fa mai bene> questo perché l’essenza vera della Sovranità Popolare non è qualcosa che oggi ci sta e domani, passata di moda, sparisce, ma è l’essenza vera della DEMOCRAZIA, dove il popolo, come dice sua Santità, pensa, si esprime, sente e valuta! Ecco perché noi del Partito di Sovranità Popolare vogliamo essere SOVRANI E POPOLARI e non sovranisti e popolaristi.

Un pensiero su “Sovranisti o Sovrani? Sovrani, senza ombra di dubbio!

  1. L’articolo ripreso, corrisponde al vero, quando in esso si afferma, il concetto della ‘moda’ della politica, che per quanto possa valere, cambia solo il paradigma, ma mai la sostanza. Se non cambia la detta sostanza ( e non cambia purtroppo ) il sovranismo, è solo un termine vuoto e senza alcun senso.
    Mentre ha sempre un senso, difendere i deboli, i poveri, gli indigenti in generale a cui vanno assicurati i beni e non le idee che triturano l’aria fritta e di cui non sanno più cosa farsene.
    Se esiste una difesa concreta, essa arriva con la forza di un intero popolo, che mira ovviamente ad avere il potere di controllo del suo destino economico e sociale. Quando quel potere è fortemente circoscritto, piegato o peggio eliminato, arrivano fatalmente i veri e più gravi problemi per un intero popolo
    Se il concetto è vero, siamo tornati in questi pochi anni del 22 secolo a disputarci solo ed esclusivamente ‘beni’ materiali, come avveniva nel medio evo e siamo sempre più lontani dall’acquisizione ‘facile’ dei servizi. Avere un conto corrente ad esempio, non risolve la condizione dell’acquisto della fetta del pane che si mangia e quindi, se non è possibile permetterselo, del conto corrente se ne fa a meno, mentre dobbiamo ‘avere’ obbligatoriamente la ‘fetta di pane’.
    Si conclude, che tutto ciò che eccede il bene materiale, rappresenta un ‘lusso’, appunto perché, è solo nel ‘piatto’ che esiste concretamente la detta fetta di pane.
    La metafora è molto chiara e non ammette altri commenti.

    Solo il Popolo Sovrano, può riuscire ad eliminare l’esclusività nel lusso, che è diventata l’effimera preda prelibata di nicchie sempre più piccole di popolazione, nicchie sparute, diventate le nuove detentrici della ricchezza, ma sempre a spese dei più deboli.
    Nell’ismo divisivo esclusivo o di parte, si ravvede il tallone d’Achille dei nuovi partiti e della nuova classe dirigente, prima ben addestrata e poi dedita solo a rafforzare il potere effimero dei pochi, esattamente come quello che avviene in un teatro in cui essi null’altro sono, che attori ammaestrati a far pagare spettatori, che non hanno altri teatri in cui essere spettatori, perché è il proprietario del teatro, che decide chi sono gli attori e qual è lo spettacolo da impartire impedendo di far assistere spettatori che non possono più pagare il loro spettacolo, perché è cosi che hanno deciso.
    Il tornaconto unilaterale ed egoistico, comporta che l’ideologia, è resa ne più e ne meno, come una semplice moda, ma funzionale solo al proprietario del teatro, appunto perché si ingannano i cittadini ricalcando i vecchi sistemi del potere, come fanno bravi attori, che fanno finta di recitare per lo spettacolo, ma che alla fine, obbediscono sempre al vecchio o nuovo padrone di turno.
    Più di uno quando leggerà, se vorrà farlo con attenzione, potrebbe intravvedere la solita litania ‘classista’.
    Nulla di tutto ciò, quanto piuttosto, la ragione dell’agire, per riportare ad umano il procedere della vita per milioni di cittadini, che non hanno più alcun diritto di esistenza e a cui, gli è stata levata la dignità, per una vita che merita di essere vissuta, nella coesistenza civile e senza nuovi conflitti.
    La mission è dunque , concretezza, semplicità ed efficacia, senza fronzoli e in completa trasparenza democratica.
    Luigi Intorcia

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